La 'Santería' come spazio narrativo fra culture in "Questa notte ho sognato in cubano" di Cristina García
Abstract
La Santería come spazio narrativo fra culture in Questa notte ho sognato in cubano di Cristina García
La struttura narrativa del romanzo, in cui spazi e voci s’intersecano in un contesto polivalente, si conferma nei continui riferimenti alla Santería e alla sua natura sincretica, dando così espressione a un sistema di rimandi, rivisitazione e ripristino di legami fra il mondo cubano e quello americano in chiave transnazionale. Il saggio si compone di due paragrafi: nel primo si espone il tema della dissociazione identitaria che colpisce le protagoniste, nel secondo la tecnica narrativa che ne riprende la fluidità esistenziale.
Santería as narrative space between cultures in Dreaming in Cuban, by Cristina García
The narrative structure of the novel, in which spaces and voices interwine in a multivalent context, is confirmed by the frequent references to Santería, and its syncretic nature, thus creating a framework of remembering, reviving and restoring of links between the Cuban and the American worlds within a transnational perspective. The essay is divided into two sections: the first deals with the question of identity dissociation as experienced by the protagonists, the second with the narrative technique which evokes the existential fluidity of their reactions.
DOI: 10.1400/269056
Keywords
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