«La pianta trapiantata, dalle radici scoperte»: diaspora transatlantica e presenze afroamericane nell’opera di Pasolini
Abstract
«La pianta trapiantata, dalle radici scoperte». Diaspora transatlantica e presenze afroamericane nell’opera di Pasolini
La rappresentazione dell’Altro e delle classi subalterne, l’interesse per le lotte e i processi di decolonizzazione, il terzomondismo, il sogno africano e la visione di un non circoscrivibile Panmeridione sono elementi centrali dell’opera di Pasolini, che è costellata di riferimenti all’Africa, agli africani e alla loro diaspora. Ma accanto a un’immagine ‘essenzializzata’ e ‘conservatrice’ dell’Africa, radicata nel continente e atta a preservare la sacralità della poesia e dell’universo popolare, Pasolini concepisce anche, avanti coi tempi, un’africanità diasporica, altamente influenzata dalle grandi migrazioni, dalla tratta transatlantica e dai movimenti per i diritti civili degli afroamericani.
«The Transplanted Plant with Uncovered Roots»: Transatlantic Diaspora and African-Americans in Pasolini’s OEuvre
The representation of subaltern classes and the ‘other’, the decolonization struggles, the ‘Third World’, the ‘African dream”, and the vision of a never-ending Pan-South are crucial elements in Pasolini’s work, which is studded with references to Africa and African diaspora. Besides an ‘essentialized’ and ‘conservative’ image of Africa, one that is rooted in the continent and meant to preserve poetry, the sacred and the popolare, Pasolini conceived, ahead of his times, diasporic images of Africa and Africans that were highly influenced by mass migrations, the transatlantic slave trade, and the African-American civil rights movement in the 1960s.
DOI: 10.1400/238529
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