"Menesteos, marinero de abril" di María Teresa León o il mito della nostalgia
Abstract
Menesteos, marinero de abril di María Teresa León o il mito della nostalgia
In Menesteos, marinero de abril María Teresa León inventa il viaggio che il mitico eroe compì sulle orme di Enea: il suo arrivo sulle coste spagnole e il suo incontro con una fanciulla di cui si innamora e che scompare immediatamente. Ritrovarla diventa allora lo scopo della vita di Menesteo e il motivo conduttore del romanzo. Tuttavia, la ricerca risulta una serie di delusioni dato che non appena egli crede di averla ritrovata, lei si trasforma in un miraggio, diventando di conseguenza la metafora della patria perduta (di Menesteo, dell’autrice e di tutti gli esuli spagnoli). Così, sebbene ispirato da una poesia di Rafael Alberti che aveva celebrato Menesteo come il fondatore del Puerto de Santa María a Cadice, sua città natale, questo romanzo concentra gran parte dei motivi della letteratura dell’autrice, primo fra tutti la nostalgia per il paese lontano. Qui però il dolore per l’impossibilità del ritorno, trasformato nel desiderio d’amore irraggiungibile, diventa un vero e proprio mito, grazie alla forza dirompente della creazione artistica.
The "Menesteos, marinero de abril" by María Teresa León or the Origins of Nostalgia
In Menesteos, marinero de abril María Teresa León describes an imaginary journey made by the legendary hero on Aeneas’ tracks: his arrival on the Spanish coasts and his encounter with a girl, with whom he falls in love but who immediately disappears. Transformed into the desire of an impossible love by the power of the artistic creation, Menestheus’ homesickness constitutes a true myth.
DOI: 10.1400/204643
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