L’identità femminile: riti e percorsi per un ritorno in patria in "Natives of My Person" di George Lamming
Abstract
L’identità femminile: riti e percorsi per un ritorno in patria in Natives of My Person di George Lamming
Pubblicato nel 1971, Natives of My Person è l’ultimo romanzo dello scrittore barbadiano George Lamming. Esso si configura come una complessa ed enigmatica allegoria che abbraccia tutta la storia delle Indie Occidentali, dall’epoca della colonizzazione europea delle Americhe fino ai giorni nostri. Lungi dall’essere un romanzo storico, Natives presenta una trama solo apparentemente semplice: il viaggio seicentesco della nave Reconnaissance risulta essere un espediente per condurre un’analisi dell’età coloniale e della fase post-coloniale nell’arcipelago caraibico, nonché uno studio dei sistemi di potere e dei rapporti interpersonali all’interno delle società gerarchiche e patriarcali che il colonialismo ha generato. L’opera è, altresì, allegoria del viaggio di ritorno in patria degli emigrati caraibici. L’inabilità degli uomini di approdare sull’isola di San Cristobal e di costruirvi una nuova e diversa società risponde alla loro incapacità di liberarsi della mentalità coloniale che caratterizza tutti i cittadini di Lime Stone. Le donne, invece, giunte sull’isola a bordo della nave gemella Penalty, rappresentano un sistema di valori completamente diverso, nel quale risiede l’opportunità di sovvertire i modelli patriarcali del mondo degli uomini e di fondare una patria nuova e rigogliosa nelle Indie Occidentali.
Feminine Identity: Rituals and Paths for a Return to the Homeland in "Natives of my Person" by George Lamming
Lamming’s Natives of My Person can be interpreted as an allegory of the Caribbean immigrants’ journey home, from Great Britain to the island of San Cristobal. While the male characters are unable to reach the island, the women succeed because they represent completely new values.
DOI: 10.1400/204640
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