Scrittura migrante e postmodernità: lo sguardo femminile tra frammentarietà caleidoscopica e transcodificazione
Abstract
Scrittura migrante e postmodernità: lo sguardo femminile tra frammentarietà caleidoscopica e transcodificazione
A partire dagli anni Settanta del XX secolo, quando si afferma negli Stati Uniti il Postmodernismo, si assiste al progressivo imporsi dell’idea che nulla si basi stabilmente su di un senso definitivo. Ciò ha prodotto un proliferare di micro saperi che hanno da tempo frantumato l’ipotesi, certamente più rassicurante, di un unico e monolitico macro sapere capace di dare sempre una risposta. Una ricchezza culturale che sollecita ogni possibile innovazione ed apertura, colta in particolare dai soggetti deboli, tra cui le donne ancora più se migranti. Attraverso la scrittura, in cui si evidenziano nuove strategie narrative di decostruzione parodica degli stereotipi correnti e il passaggio da un vecchio a un nuovo canone letterario, esse affrontano il tema dell’emigrazione femminile alla luce di una riscrittura che, aperta alla precarietà di ogni senso, ad altri sguardi e ad altri desideri, moltiplica prospettive e lascia intravvedere un’ambiguità ontologica.
Migrating Writing and Post-Modernism: the Feminine Outlook between Caleidoscopic Fragments and Trans-Codification
The essays is centred on on the art of writing in which new narrative strategies are evidenced. They concern a parodic deconstrutcion of current stereotypes switching from an old to a new literary canon, in which women face issues of women’s emigration and its representation in literary texts.
DOI: 10.1400/204630
Keywords
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