"Traigo conmigo todo el mapa de España". Le peregrinazioni di Teresa (León)

Carla Perugini (Università di Salerno)

Abstract

"Traigo conmigo todo el mapa de España". Le peregrinazioni di Teresa (León)

Così come nelle raccolte di racconti, nell’opera sua più nota, Memoria de la melancolía, María Teresa León trova la cifra più personale e affascinante nella struttura rapsodica, che segue connessioni interiori e collegamenti inaspettati, fuori dalla logica e dalla cronologia degli eventi. In una sorta di scrittura benjaminiana, fatta di citazioni e di episodi narrati in voluto disordine, di ritorni e anticipazioni, l’autrice pare ‘leggere il tempo nello spazio’ (per servirci del titolo di un saggio di Karl Schlögel), riattraversando i tanti luoghi della sua avventurosa esistenza, dall’Europa tormentata dalle guerre all’America cervantinamente evocata come rifugio dei perseguitati, sempre deprivata dei suoi beni, «con los zapatos puestos y las manos vacías», legando i nomi delle varie case in cui abitò con Alberti a quelli delle opere di lui, sempre posponendo la propria persona a quella del più famoso poeta.

"Traigo conmigo todo el mapa de España". The Peregrinations of Teresa (Leon)

Both in his most famous work, Memoria de la melancolía, as in his short story collections, María Teresa León finds its most personal and fascinating style in rhapsodic structure, with internal connections and unexpected relationships beyond logic and chronology of events.

DOI: 10.1400/197543

Keywords

María Teresa León; esilio; scrittura rapsodica

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